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Su Inizio Giù
MARMELLATA DI MORE
Paola Contili.

Una raccolta particolarmente sofferta, quasi muta, rispetto al dialogare introspettico tipico della poetessa Paola Contili, che delimita un lungo periodo di transizione e travaglio interiore, in cui l'artista, è quasi senza parole di fronte agli avvenimenti che incalzano nella sua esistenza, avendo dato fondo a tutte le sue energie per combattere la grave malattia che l'ha colpita circa due anni fa, lasciando profonde cicatrici interiori, tali da soffocare il morbido periodare indicativo del suo stile. Si intuisce una lunga notte dell'anima, dove il sogno e l'incubo sono i risvolti della stessa notte, vissuta non più da donna, ma da creatura quasi trasfigurata dal dolore, che anche se non le impedisce di scrivere, cambia efficacemente la forma della sua poesia, rendendo essenziali le parole e dove concetti e sensazioni, sono espressi in periodi brevi, quasi soffocati, ermetici, ma non per questo meno emozionanti e godibili. Ritroviamo spesso la descrizione di momenti vissuti intensamente, ma solo la punta dell'iceberg ci è rivelata, il resto delle sensazioni è sospeso nel contesto poetico, imminente ma non visibile, riconoscibile ma non ovvio. Ogni poesia è una perla che va ad arricchire il filo della vita di questa artista, che solo ora sta riprendendo il suo cammino letterario e figurativo. Lo stile è indubbiamente quello della Contili, ed in questa raccolta assume un carattere forte, servendosi di una dialettica stabile e curata, pur se priva di quella sensualità che le era caratteristica nella precedente raccolta : "L'amore e il Vento". Si avverte invece la tensione di una battaglia interiore a volte palpitante e viva, a volte stremata e sofferta, ma sempre coinvolgente e ricca di quel pudore descrittivo proprio del suo scrivere, con un continuo ritorno al passato, ai momenti felici, che trasporta in un attualità pregna di bagliori emotivi, fresca e frizzante. Poesia dunque a piccoli sorsi, ma sempre nel cesello di un efficace linguaggio. Particolare attenzione va al titolo, che proviene dal bagaglio personale della poetessa e trasporta con se, tutto il colore e il sapore della giovinezza, quando la sofferenza non era entrata a far parte della sua quotidianità e l'amore era ancora un piacere sconosciuto ma ardentemente atteso, come l'evento che avrebbe condizionato il resto della vita. Ora la notte sta finendo, e presto, molto presto sorgerà l'alba di un nuovo giorno, se ne avverte l'imminenza fra le righe degli ultimi versi, come se i venti dell'amore e del destino non l'avessero ancora sfiorata e lei li attendesse con serenità e passione interiore, per dare ancora una volta il meglio di se stessa.


Elio Succi
Dir. Art. Praxis

S C H E D A

AUTORE
Paola Contili

EDITORE
Inedito

PAGINE
43

PREZZO
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GIUDIZIO
Buono